extra flavour
Il CBD (cannabidiolo) è uno dei cannabinoidi più studiati e conosciuti al mondo. Esso, come il THC, deriva dal CBG (cannabigerolo) che rappresenta quindi il progenitore di entrambi, del CBD e del THC.
Va precisato però che questi tre cannabinoidi (CBG, CBD e THC) sono presenti nella pianta nella loro forma acida, CBGA, CBDA e THCA.Una volta decarbossilati sono considerati biologicamente attivi anche se in realtà anche le forme acide hanno proprietà biologiche rilevanti. Una volta decarbossilati questi cannabinoidi sono in grado di attraversare la BEE ed esplicare così le loro azioni anche a livello centrale. Attualmente il CBD e il THC sono i due cannabinoidi di maggiore interesse terapeutico.
Il CBD è noto per le sue proprietà antiinfiammatorie, antiossidanti, analgesiche e anti psicotrope. Anche se l’elenco delle sue proprietà potrebbe continuare, una delle più importanti è la sua attività antipsicotica precedentemente menzionata. Infatti, nel Sativex è presente un rapporto CBD:THC di circa 1:1.
Per questa ragione gli sforzi della ricerca hanno subito una forte impennata negli ultimi 5 anni nei confronti del CBD che ha dimostrato di avere, tra le altre, proprietà terapeutiche per particolari tipi di disturbi come ad esmpio particolari tipi di epilessie infantili che non rispondo ad alcun farmaco.
Riassumendo brevemente le sue proprietà il CBD si è dimostrato utile per diverse affezioni:
Artriti
Il CBD, attraverso la combinazione delle sue proprietà immunosoppressive ed antinfiammatorie, ha un potente effetto anti artritico.
Tumori
Il CBD esibisce azioni pro-apoptotiche e antiproliferative in diversi tipi di tumore e potrebbe anche esercitare azioni anti-invasive, anti- metastatiche, e forse anti-angiogeniche. Evidenze emergenti suggeriscono che il CBD è un potente inibitore della crescita tumorale e della sua diffusione.
Diabete: Il CBD è utile per la prevenzione del diabete in topi sperimentali.
Epilessia: Il CBD è anti-convulsivante.
Malattie infiammatorie croniche intestinali
Il CBD possiede una straordinaria gamma di effetti benefici che possono rallentare il corso della malattia, migliorare i sintomi e potenzialmente può aumentare l’efficacia dei farmaci attualmente disponibili per la terapia di coliti ulcerative o malattia di Crohn.
Nausea e vomito:
Il CBD agisce in maniera bifasica, a basse dosi sopprime il vomito indotto da tossine, ma ad alte dosi potenzia o non ha effetti sul vomito.
Malattie neurodegenerative:
Il CBD è un ben noto antiossidante, che esercita azioni neuroprotettive e potrebbe essere utile per trattare malattie come l’Alzheimer, Parkinson e l’Huntington.
Dolore: Il CBD ha sostanzialmente effetti anti-infiammatori e immunomodulatori contro il dolore.
Disordini psichiatrici: Il CBD riduce l’ansia e migliora altri problemi psicologici come depressione e psicosi.
Risultati sperimentali suggeriscono che il CBD esercita azioni antipsicotiche con minori effetti collaterali se paragonati con gli antipsicotici tipici; il CBD esercita effetti antipsicotici clinicamente rilevati i quali sono associati con una marcata tollerabilità e sicurezza quando comparati con i medicamenti correnti. Altri autori concludono che il CBD è un composto sicuro con un ampio range di applicazioni terapeutiche, incluso il trattamento dei disordini psichiatrici. Studi pre-clinici suggeriscono che il CBD potrebbe avere proprietà terapeutiche sugli oppioidi, cocaina, e sostanze psicostimolanti che danno dipendenza, altri studi preliminari suggeriscono che è potenzialmente benefico per la dipendenza da cannabis e tabacco. La presente non intende sostituirsi al medico ma si limita a riportare quanto descritto dai ricercatori in letteratura meramente a titolo informativo.